Tennis Campionato Bolognese UISP: Semifinale femminile Andata e Ritorno
Il Cubo Femminile B, dopo la vittoria contro il Cral Regione, raggiunge in semifinale la temutissima squadra del Corticella. Ospiti al Circolo Biavati, azzardiamo uno schieramento pericoloso per questa fase del torneo. Il primo singolo lo gioca Giulia, sempre disponibile, che dimostra un grande spirito di squadra contro Giusy Zarrilli, sedicesimo posto nella classifica provinciale Uisp. Giulia, nonostante l’impegno e il cuore messo in campo, non può nulla nei confronti della sua avversaria che dà prova di grandi doti tecniche e strategiche. Il secondo singolo vede come protagoniste la nostra Chiara e Luisa Girasole dell’altra squadra. Scontro tra titani: le ragazze danno vita ad uno spettacolo che tiene con il fiato sospeso entrambe le panchine. Ogni punto è una lotta, gli scambi durano un’infinità, è una vera e propria maratona. La partita si chiude 6/0 6/1 in favore di Luisa, punteggio inclemente per Chiara e che non rispecchia il reale andamento dell’incontro. Meritata comunque la vittoria della rivale, che con sangue freddo ha saputo chiudere molti punti mirando a pochi centimetri dalle righe. E finalmente arriva il momento tanto atteso: il doppio amarcord Lorenzetto/Mignani, che, dopo tanto tempo fuori dalle scene, calca nuovamente i campi da tennis. Temute nel circuito Uisp e tra le quarta categoria FIT, la nostra pessima reputazione ci precede in ogni angolo della Terra. Famose per il classico schema confusione e per l’ilarità sfoggiata durante le partite, siamo incomprese dalle avversarie che si sentono prese in giro, quando in realtà si tratta di uno ‘sfottò’ vicendevole tra me e la mia compagna che ci aiuta a prendere la partita con spirito sereno. Le sfortunate che devono sopportarci sono Claudia Orsini e Monica Bernetti. La partita si svolge, a livello strategico, al pari di tutte le altre nostre innumerevoli performance: Cristina da fondo a remare, io che chiudo a rete, io che rido a qualche colpo goffo della mia compagna, lei che mi manda a quel paese e ci scherza su. 6/0 6/1 per noi e Prosecco con Campari a fine partita. Punteggio finale della giornata: abbiamo perso 6 a 3.
Dopo esserci consultate ed aver ipotizzato ogni tipo di accoppiamento, per ottenere almeno un pareggio e andare al doppio decisivo, per il ritorno decidiamo di cambiare tattica adottando una soluzione un poco più aggressiva. Il primo singolo, per motivi di classifica, spetta a me. Consapevole dell’importanza di questa partita, impiego tutta la concentrazione possibile e senza particolare sfoggio di potenza, ma con colpi precisi e ottima presenza di gambe, liquido l’avversaria, Giusy Zarrilli, con un 6/1 6/0. Chiara invece ha la possibilità di rivincita su Luisa nel secondo singolo. Di nuovo, le ragazze remano da fondo come dei gondolieri, macinando chilometri per non mollare il punto all’avversaria. La nostra compagna è molto più lucida rispetto all’incontro precedente e la smania di vincere per se stessa e per la squadra viene impressa in ogni palla che colpisce, in ogni gesto atletico, in ogni recupero. Luisa, nonostante tutto, conferma la sua superiorità vincendo 6/4 6/3.
Schieriamo adesso il nostro asso nella manica, una coppia che ha già portato punti e soddisfazioni al Cubo: Cristina e Paola. Il destino crudele, però, ha voluto che il Corticella schierasse la compagna di doppio storica di quest’ultima, Nives Zanotti, insieme a Monica, già incontrata all’andata. Forse per rispetto nei confronti della sua amica, o forse irrigidita per l’importanza del risultato, Paola parte timida. Non da meno è Cristina, i cui colpi sono completamente assenti. Il Corticella si porta sul 3/0 sopra e qualche preoccupazione incomincia a palesarsi tra le nostre fila. A questo punto non so dire cosa di preciso possa aver scosso le nostre ragazze, se il tifo scorretto (da parte nostra, lo ammetto con un po’ di vergogna) o l’idea di raggiungere il shògno (cit. Flavio Briatore), fatto sta che le avversarie hanno portato a casa ben pochi punti decisivi nei games successivi. Determinanti sono stati il back e le volée di Paola, sostenuti da una sempre più attiva e presente Cristina in ogni punto del campo. Vinciamo 6/4 6/1 tra le grida di gioia dei nostri numerosi fans.
Per il doppio di spareggio scendiamo agguerrite io e Cristina contro le loro due singolariste. A causa dell’orario di chiusura del circolo che sarebbe stato da lì a un’ora, ci riscaldiamo un po’ troppo velocemente e superficialmente. In men che non si dica io e la mia compagna ci ritroviamo sotto 3 a 0 per demeriti nostri. Ma la panchina del Cubo, capeggiata da Cesare, ci infonde fiducia con il suo tifo e ci scuote. Finalmente torniamo lucide, seguiamo i suoi consigli e ritorniamo in corsa. Il gioco più aggressivo a rete ci permette di agguantarle e, finalmente, anche loro incominciano a regalare qualcosina. Siamo 3 a 2 sotto, tocca a me servire. Game infinito, si susseguono una serie di vantaggi e parità interminabili. Quando servo, il mio braccio gira per forza d’inerzia, le gambe incominciano ad abbandonarmi, Cristina sacrifica il suo ginocchio destro in allungo su una volée. In campo c’è stanchezza, sudore, sangue e partono una serie di imprecazioni fantasiose che è meglio non riportare. Dopo circa 20 minuti ci portiamo sul tanto agognato 3-3, ma, devastate dall’estenuante game appena conquistato, torniamo sotto nel punteggio. Con una tenuta mentale da eremita tibetano, Cristina si aggiudica il suo turno di servizio, mentre grazie ad una mia serie di volée al colpo dell’avversaria a rete e a dei recuperi in slow motion della mia compagna (in un passante subito da me, all’urlo di “mi ha ciulato!”, Cristina, dall’ altra parte del campo, con uno scatto tartarughesco ha raggiunto la palla e ha conquistato il punto più bello della partita), otteniamo il break. Torno al servizio, le avversarie sono fiaccate, ci portiamo agilmente sul 40 a 0. Annebbiata dalla stanchezza decido nel momento cruciale della partita di sfoggiare il mio servizio La Dolgo (un’orrenda imitazione di quello di Dolgopolov): parte dalle corde una cannonata che miracolosamente rimane in campo, la sua potenza spezza il colpo all’avversaria che non riesce a fare altro che alzare una palombella. La rete è presidiata da Cristina che con freddezza chiude il punto, il game, il set, la partita e la semifinale con uno smash. Siamo in finale!!!
L’ avventura continua, grazie soprattutto all’affiatamento di questa squadra e dei nostri tifosi.
Ringrazio Katia, Nicola, Gabriele, Davide, Michele, Giovanni per esserci venuti a vedere e per aver sofferto con noi fino alla fine. Grazie a Coach Cesare, che ci ha mostrato la strada nel momento più buio. E come sempre, grazie Franca per la costante e preziosa presenza. Per la finale esprimo un desiderio, vorrei che tornassi a tifare per noi con il Pon Pon e i Doposci di Franca.
Note di Benedetta Mignani